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OUTDOOR EDUCATION

L’Outdoor Education è un approccio educativo fondato sulla centralità riconosciuta all’ambiente esterno come luogo privilegiato per lo sviluppo e caratterizzato da attività esperienziali basate su creatività e multisensorialità in situazioni naturali (Szczepanski, 2009).

Esso si inserisce in modo spontaneo e armonioso nel processo evolutivo del bambino offrendo numerose occasioni di sperimentazione, conoscenza e apprendimento, e favorendo allo stesso tempo lo sviluppo delle capacità di problem solving e autoregolazione.

La conoscenza passa attraverso l’esperienza diretta, la scoperta, il gioco, e utilizza il corpo come veicolo principale per attività sensoriali, percettive e motorie che contribuiscono ad arricchire lo sviluppo degli schemi neuro-psicofisiologici del bambino.

Il bambino si concentra e mette in atto una sequenza di azioni pianificate volte al raggiungimento di un obiettivo che si è prefissato, riconosce e impara a modulare le emozioni che l’esperienza gli trasmette, supera le eventuali frustrazioni date dalle difficoltà, motivato dalla voglia di raggiungere il risultato che gli procura piacere e divertimento, poiché è stato scelto da lui stesso e non imposto. Interagisce in un ambiente naturale che è fonte di regole intrinseche, che è portato a interiorizzare senza la mediazione dell’adulto. Il confronto con l’altro diventa importante per trovare strategie migliori. I compagni, le relazioni, la socialità, sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi.

La natura è fonte primaria di inestimabile valore poiché offre esperienze che coinvolgono i sensi in toto: la vista, l’udito, il tatto, il gusto, l’olfatto sono costantemente e naturalmente stimolati favorendo la curiosità e la creatività, lo sviluppo fisico e cognitivo, rendendo il bambino più attivo, sociale e partecipativo oltre a far crescere in lui un atteggiamento pro-ambientale.


In questo senso soddisfa pienamente e supera tutti i traguardi di sviluppo stabiliti nelle indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e integra i campi di esperienza.

L’Outdoor Education è sensibile alle predisposizioni e alle caratteristiche psicologiche ed emotive di ciascun bambino poiché le rispetta. È lui che sceglie il “cosa” e il “come” e il momento opportuno in cui sente di poter fare quell’esperienza.

Quali sono i dubbi dell’adulto?

La tendenza diffusa nella società attuale è quella di vedere l’infanzia sempre più rinchiusa in ambienti domestici “protetti”, nonostante gli studi scientifici sottolineino le gravi conseguenze per la salute psicofisica dei bambini che derivano dalla mancanza di esperienza e di socialità in contesti naturali all’aria aperta.

Negli ultimi anni l’idea maturata nell’adulto, genitore ma anche insegnante, è quella di riconoscere come “ambiente di apprendimento” uno spazio interno strutturato, ricco di sussidi didattici e multimediali, di aule laboratorio ben attrezzate che permettano al bambino di svolgere attività mirate per sviluppare le sue conoscenze e mettere in atto un apprendimento attivo. Il ruolo dell’insegnante è quello di predisporre i materiali, organizzare gli spazi e fare da tutor per favorire questo processo.

L’ambiente esterno, il giardino della scuola, rimane relegato ad una serie di condizioni: se non piove, se non fa troppo freddo, se rimane tempo dopo le attività in aula. Oppure vengono organizzate uscite didattiche mirate, ma sempre che siano ben programmate dagli adulti.

È come se lo spazio esterno non rientrasse tra gli ambiti di apprendimento del bambino. Invece esso si offre come luogo estremamente ricco di opportunità che viene utilizzato in contatto diretto con la realtà sia con modalità spontanee sia intenzionali da parte dell’insegnante che valorizza le esperienze del bambino sulla base degli obiettivi specifici.

Un altro dubbio dell’adulto è quello che l’ambiente esterno sia “pericoloso” e pieno di insidie dove i bambini sono più difficili da gestire. Nel tempo si è creata una sovrapposizione tra il concetto di pericolo e quello di rischio i quali sono diventati quasi sinonimi. In realtà c’è una grande differenza. È compito di ciascuna persona adulta evitare che i bambini siano in condizioni di pericolo, predisponendo luoghi conformi alla loro età e capacità e fornendo loro istruzioni per tenere comportamenti corretti ed evitare incidenti.

L’altro compito è quello di valutare i rischi o meglio di permettere ai bambini di affrontare dei “rischi calcolati”. È solo in questo modo che possono sviluppare capacità di attenzione e autoregolazione ed imparare ad affrontare e superare le difficoltà, nel momento specifico e poi nella vita poiché avranno appreso a farlo. Talvolta queste esperienze possono costare dei piccoli errori, ma è solo così che si può crescere.

La frase di una bambina che stava giocando nel giardino della scuola racchiude, meglio di qualsiasi teoria, il significato più profondo del concetto di Outdoor Education:

“Mi piace giocare fuori perché quando c’è il sole sento la primavera e quando piove posso prendere le goccioline di acqua con la lingua.

Se c’è la neve faccio il pupazzo di neve, invece quando c’è la nebbia sto attenta perché si vede poco e vado a sbattere contro i miei amici”.

10 + 1 ragioni per stare all’aria aperta a casa e a scuola


  1. Il tempo trascorso fuori migliora il sistema immunitario dei bambini
    L’aria fresca e l’esercizio che i bambini sperimentano durante il gioco all’aperto aiutano a rafforzare il loro sistema immunitario; bambini sani saranno studenti più forti. E quindi meno giorni di malattia porteranno come conseguenza più tempo per l’esplorazione e l’apprendimento.

  2. L’attività fisica svolta in natura, ha vantaggi rispetto all’esercizio compiuto al chiuso perché migliora il benessere mentale, riduce l’ansia, allevia lo stress e porta ad una maggiore salute generale, sia mentale che fisica. Questo può portare ad un approccio più rilassato alla formazione tradizionale.

  3. La possibilità di vedere, ma soprattutto di avere a disposizione elementi naturali, è direttamente collegata con il riposo dalla fatica mentale: le “Dosi di natura” infatti migliorano la concentrazione, portando ad un sostanziale aumento dell’attenzione.

  4. I giochi all’aperto stimolano la creatività. Giocare fuori porta a tutti i tipi di gioco creativo per i bambini. Usano la loro immaginazione e inventiva per creare giochi o scenari esterni con materiali naturali – bastoni, pietre, fango, foglie, ecc – e questo permette loro di esprimersi in un modo che non può essere replicato quando sono in casa.

  5. Il gioco all’aperto è un gioco non strutturato dove non ci sono regole, dove non c’è giusto o sbagliato. Quando si gioca fuori, i bambini possono solo scoprire, esplorare e conoscere il mondo a modo loro e alle loro condizioni.

  6. I giochi all’aperto forniscono un’esperienza multisensoriale. Quando i bambini sono all’aperto, vedono, sentono, odorano e toccano le cose in un modo che non è possibile in casa. Usano il loro cervello in un modo unico, così come in un modo unico imparano a comprendere queste esperienze.

  7. Le attività all’aria aperta possono rafforzare l’apprendimento in classe. Uscire nel “mondo reale” per sperimentare nel concreto le lezioni apprese in classe permette ai bambini di fare collegamenti più significativi rafforzando nuovi concetti e idee. Si vogliono conoscere alberi o diversi tipi di nuvole? Andate fuori e esplorateli direttamente. I bambini saranno maggiormente in grado di capire e ricordare queste lezioni quando esse sono legate a esperienze di vita reale.

  8. Esplorare il mondo naturale introduce i bambini in tutti quei tipi di situazioni in cui essi hanno bisogno di usare le loro capacità di problem solving. Imparano cosa funziona e cosa non funziona, quando continuare a provare e quando fermarsi, e come fare scelte sicure: queste sono tutte importanti competenze di vita che si presentano quando si gioca all’aperto.

  9. Giocare all’aria aperta aiuta i bambini a sviluppare il rispetto per gli altri esseri viventi. Osservare piccoli animali correre nell’erba e sugli alberi, osservare gli uccelli alla ricerca di vermi in un campo, o esaminare come un bruco cammina su un marciapiede, sono tutte esperienze che insegnano ai bambini l’empatia e il rispetto per gli altri esseri.

  10. Se i bambini crescono interagendo con la natura, ci sono molte più probabilità che sviluppino in futuro un’etica di cura verso l’ambiente. L’esposizione fin dall’infanzia agli ambienti naturali è associata con un più grande interesse in una gestione ambientale responsabile ed ultimamente anche nell’intraprendere in futuro carriere professionali e hobby adulti connessi alla natura e all’ambiente.

  11. Giocare all’aperto è divertente!
    Arrampicarsi, saltare e correre fuori rende felici i bambini. E bambini felici sono studenti di successo. La gioia che comportano per i bambini le esplorazioni all’aperto si trasferisce anche ad altri aspetti della loro vita, sia in classe che a casa.

Outdoor education: Risorse
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